La carica di mister Bisioli: «Siamo ancora vivi e andremo a Salzano per vincere»

Vinicio Bisioli, allenatore dell'Abano

Vinicio Bisioli, allenatore dell’Abano

Nel playout di andata con la Robeganese è successo davvero di tutto: tre rigori sbagliati, due traverse dell’Abano, almeno due possibili match-point falliti dai veneziani, i ripetuti miracoli di entrambi i portieri.
Un’altalena di emozioni davvero incredibile, che ha tenuto con il fiato sospeso gli oltre 300 spettatori tornati a gremire la tribuna dello Stadio delle Terme come ai vecchi tempi.
L’Abano è sull’orlo di un burrone: per restare in Eccellenza dovrà vincere a Salzano con due gol di scarto. Ma dopo quanto visto a Monteortone le speranze restano vive.
«Ieri è stata la classica partita che ti fa perdere anni di vitasospira mister Vinicio BisioliNella prima mezzora avevamo il match in mano e sul piano del gioco stavamo facendo bene. La clamorosa traversa di Radoni, con il pallone che a detta di molti è poi rimbalzato dentro, e il rigore sbagliato da Anderson Piva ci potevano portare addirittura sul 2-0. Invece sul ribaltamento di fronte è arrivato l’autogol e la gara ha preso tutta un’altra piega. La Robeganese è una squadra che si difende bassa e punge di rimessa: fossimo andati in vantaggio, loro sarebbero stati costretti ad aprirsi di più e si sarebbero esposti alle nostre ripartenze. Il primo rigore parato da Caio ci ha tenuti in piedi e nella ripresa siamo tornati a macinare gioco, creando tante opportunità. Purtroppo, subito dopo il pareggio, abbiamo commesso una sciocchezza incredibile regalando l’1-2: ci siamo rialzati, abbiamo colpito una seconda traversa con Sekulic. Fortunatamente Caio ha fatto un altro miracolo sul secondo rigore e questo, malgrado la sconfitta, ci lascia in corsa».
Il ko di Monteortone ha evidenziato pregi e difetti della giovanissima compagine aponense.
«Abbiamo pagato quelle che sono le caratteristiche che contraddistinguono la nostra squadra: gioventù, poca costanza e un po’ di inesperienza. Nei momenti di difficoltà si fa fatica a mantenere la calma e la lucidità necessarie per continuare a giocare come proviamo a fare. In ogni caso siamo ancora vivi e andremo a Salzano per vincere. Siamo consapevoli che servirà un’impresa, ma non dimentichiamoci che vincendo di un gol si andrebbe comunque ai tempi supplementari. Dobbiamo crederci fino in fondo».

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