Capitan Di Maggio: «Abbiamo il dovere e l’obbligo di onorare la maglia fino alla fine»

Michele Di Maggio, classe 1987, capitano dell’Abano

La sconfitta di ieri sul campo del SaonaraVillatora ha messo quasi la parola «fine» alle speranze di salvezza dell’Abano, ormai ad un passo dalla seconda retrocessione consecutiva.
«Come ho detto sin dall’inizio, purtroppo paghiamo a caro prezzo la mancanza di esperienza rispetto alle avversariesostiene il capitano neroverde Michele Di Maggio, classe 1987Chi conosce bene questa categoria, e in particolare il nostro girone, sa che è un campionato pieno di giocatori “navigati”, che oltre alle qualità tecniche hanno personalità e astuzia. Non è un caso se il Porto Viro, ovvero la squadra più esperta, ha fatto il vuoto e noi, i più giovani di tutti, siamo ultimi. La sconfitta di Saonara è stata lo specchio della stagione: nel primo tempo abbiamo avuto due ottime occasioni e loro ci hanno provato solo con tiri dalla lunga distanza, mentre nella ripresa abbiamo nuovamente preso gol in modo ingenuo su calcio piazzato. Fa male vedere l’Abano in questa posizione ma è difficile chiedere di più a questi ragazzi, che ogni domenica lottano alla morte per provare a portare a casa un risultato positivo. Abbiamo comunque il dovere e l’obbligo di onorare la maglia fino alla fine, giocando al massimo delle nostre possibilità».

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